Il bouquet, significato di una tradizione in evoluzione

da | Ott 2, 2018 | Le Vintagerie

In ogni look da sposa che si rispetti c’è un elemento che non può mai mancare, è il bouquet, non un semplice accessorio, poiché porta con sé un insieme di credenze e superstizioni senza tempo. Scopriamo quali sono le sue origini.

Il bouquet da sposa esiste fin dai tempi antichi, sebbene non fosse come quello che conosciamo oggi e avesse un significato differente. Infatti un tempo il bouquet era composto da erbe aromatiche come aglio e timo, perché si credeva che tenessero alla larga gli spiriti maligni che avrebbero potuto impedire alla coppia di essere felice. Ma non solo. Si credeva anche che le piante avessero un potere afrodisiaco, quindi gli sposi mangiavano alcuni rametti di esse per affrontare la prima notte di nozze. Il bouquet, dopo la cerimonia nuziale, veniva offerto in dono agli dei, proprio come fanno oggi le spose di molte religioni. Del resto anche oggi il bouquet con le erbe aromatiche è tornato  di gran tendenza.

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Bouquet con erbe aromatiche e bouquet a tema marino

Nel Medioevo si iniziano a utilizzare fiori come gigli (simbolo di purezza) e asfodeli (simbolo della fine della vita da nubili), accanto ad altri elementi, quali spilloni per capelli, una rocca per filare, un ditale e una margherita in argento, a rappresentare i doveri coniugali. Un “bouquet” davvero singolare, ma a pensarci bene, anche oggi facciamo qualcosa di simile: inseriamo nei bouquet a piccoli oggetti che richiamano il tema del matrimonio.

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Spose medievali

Nel Quattrocento questa tradizione venne via via abbandonata abbracciando quella dei fiori d’arancio, portata in Europa dai crociati. Infatti gli arabi utilizzavano questi fiori per adornare l’abito da sposa, credendo che fossero di buon auspicio. Ma perché proprio i fiori d’arancio? C’è una bellissima leggenda a proposito.

Molto tempo fa, una splendida fanciulla donò al re una pianta d’arance. Il monarca, segretamente innamorato della giovane donna alla quale non poteva però unirsi in matrimonio a causa delle profonde differenze di rango, decise di custodire gelosamente quella pianta.

Uno degli ambasciatori in visita a palazzo ne rimase colpito e chiese al sovrano di fargli dono di un ramoscello fiorito di quella pianta, ma il re si rifiutò. Così l’ambasciatore pagò 50 monete d’oro al giardiniere per tagliare di nascosto il ramoscello. Lui accettò, e donò quei soldi alla figlia, la quale poté così sposarsi e il giorno delle nozze si adornò i capelli proprio coi fiori d’arancio che le avevano portato tanta fortuna.

Il bouquet di Carrie Bradshaw e Jaqueline Kennedy

Il bouquet di Carrie Bradshaw e Jaqueline Kennedy

Oggi il bouquet ha perso parte del suo significato originale. Quando lo scegliamo, infatti, lo facciamo soprattutto in base ai nostri gusti e pensando al miglior abbinamento con un abito da sposa a sirena o vintage. Tuttavia, se volete mantenere un po’ di tradizione, potete affidarvi al galateo: sapevate, ad esempio, che il bouquet dovrebbe essere regalato dal futuro sposo come ultimo dono da fidanzato? E’ il simbolo della conclusione di un ciclo, il suggello del fidanzamento e l’inizio di una una nuova vita insieme, e tradizionalmente viene regalato il giorno del matrimonio. A seconda delle varie zone geografiche cambia il modo in cui la sposa riceve il bouquet: viene fatto recapitare alla mattina a casa della sposa dalla suocera oppure viene tenuto in mano dallo sposo che aspetta l’amata davanti al luogo della cerimonia.

La consegna del bouquet da parte della suocera

La consegna del bouquet da parte della suocera

E il lancio del bouquet?  La tradizione del lancio del bouquet ha origini sconosciute: la più accreditata la vede nascere in Francia insieme a quella del lancio della giarrettiera, nel XIV secolo. Si pensa che, all’epoca, gli uomini rincorressero la sposa per strapparle un pezzetto di abito come portafortuna: in ogni caso, che si trattasse di abiti da sposa economici o cari, non doveva essere una bella esperienza. Da lì ebbe inizio la tradizione del lancio della giarrettiera, che venne poi sostituita da bouquet. La tradizione vuole che  bouquet da sposa passi così per tre mani diverse: quelle del fidanzato, della sposa e infine dell’invitata nubile che lo prenderà, come simbolo di buon auspicio.

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Il lancio del bouquet. La sposa solitamente utilizza un mazzo diverso, così da conservare l’originale.

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