Halloween, l’evoluzione e i segreti della festa più vintage

da | Ott 30, 2020 | Blog, Le Vintagerie

Finalmente è arrivato Halloween! Sulle vetrine dei negozi campeggiano zucche e ragnatele, i bambini hanno scelto i loro costumi spaventosi, nelle case si cominciano a preparare sfiziosità per l’attesissimo “Dolcetto o scherzetto”. Ma vi siete mai chiesti da dove derivino queste tradizioni e usanze made in Usa ormai penetrate anche nella nostra cultura? Continuate a leggere questo articolo per scoprirlo!

Le origini di Halloween risalgono all’antica festa celtica di Samhain, che segnava la fine della bella stagione e l’inizio del buio e dell’inverno. Si credeva che in questa particolare giornata i defunti potessero far ritorno sulla terra per far visita ai vivi.

Per confondere gli spiriti maligni i celti accendevano grandi falò, dove le persone mascherate con pelle e teste di animali bruciavano raccolti e animali.

Nel 43 D.C. quando l’Impero Romano conquistò la gran parte delle terre celtiche, le feste locali vennero combinate con le celebrazioni di origine romana.

Halloween vintage cards

La prima fu Feralia, che ricorreva l’ultimo giorno di Ottobre, in cui venivano commemorati i morti, la seconda festività fu quella in onore della dea Pomona, dea della frutta e degli alberi, il cui simbolo era una mela. Durante questa celebrazione c’era l’usanza tra giovani celibi di pescare delle mele poste in una bacinella d’acqua con la bocca, il primo che riusciva a mordere la mela sarebbe stato il prossimo a sposarsi. Una tradizione rimasta e rappresentata oggi dal famosissimo apple bobbing. Successivamente nel IX secolo, l’influenza del cristianesimo si era diffusa anche nelle terre celtiche, dove gradualmente si mescolò e soppiantò i riti celtici più antichi . Nel 1000 d.C., la chiesa istituì il 2 novembre come giorno per onorare i defunti. Oggi è opinione diffusa che si stesse tentando di sostituire la festa celtica dei morti con una festività analoga autorizzata. Il nuovo giorno dei morti veniva infatti celebrato in modo molto simile a Samhain, con grandi falò, sfilate e travestimenti da santi, angeli e diavoli . Questa giornata veniva chiamata All-hallows o All-hallowmas (dall’inglese medio Alholowmesse che significa Ognissanti) e la notte prima, la tradizionale notte di Samhain nella religione celtica, iniziò a essere chiamata All-Hallows Eve e, infine, Halloween. Fu così che Halloween arrivò sino in America, dapprima nelle colonie del Sud per poi espandersi sino al Nord, attingendo alle usanze e i costumi legati a questa festa dei vari coloni europei, ma furono gli irlandesi che diedero un particolare impulso alla diffusione di questa celebrazione nel nuovo mondo.

La tradizione dell’apple bobbing

Dolcetto o scherzetto?

È un’usanza di Halloween che i bambini vadano mascherati di casa in casa, chiedendo dolciumi e caramelle con la domanda “Dolcetto o scherzetto?” Questa pratica risale al Medioevo quando la gente povera andava di porta in porta a Ognissanti e riceveva cibo in cambio di preghiere per i morti delle famiglie più abbienti. L’usanza era diffusa in Irlanda e Gran Bretagna, sebbene pratiche simili per le anime dei morti si rinvengano persino nel Sud dell’Italia. Anche Shakespeare menziona questa usanza nella sua commedia “I due gentiluomini di Verona” (1593), quando Speed accusa il suo maestro di “lagnarsi come un mendicante a Hallowmas”.

Questa pratica si protrae fino al XIX sec quando in America assume una connotazione più ludica, a chi si rifiutava di dispensare dolcetti venivano lanciati cavoli in giardino o venivano rubati i cancelli dalle recinzioni.

I bambini più fortunati potevano invece accaparrarsi popcorn, frutta, noci o denaro, infatti le e caramelle prodotte (e preincartate) benché già esistenti non decollarono fino agli anni ’70. Perché? I genitori erano preoccupati per la potenziale manomissione dei manicaretti.

la tradizione del dolcetto o scherzetto

La zucca

La zucca di Halloween, che nei paesi anglofoni viene chiamata col nome di “Jack-o’-lantern”, è ormai uno dei simboli principe di Halloween. Si tratta di una zucca scavata a mano, sulla cui superficie vengono intagliati i tratti di un volto, solitamente malefico e dal ghigno beffardo. Al suo interno, una volta svuotata della polpa e dei semi, viene riposta una candela che, accesa, consente di vedere i tratti intagliati anche in pieno buio.

Ma perché proprio la zucca? Tutto è legato alla leggenda irlandese di “Jack-o’-Lantern”. Jack, un fabbro astuto e ubriacone, una sera al pub incontrò il diavolo. A causa del suo stato d’ebbrezza, la sua anima era quasi nelle mani del demonio, ma astutamente Jack chiese al demonio di trasformarsi in una moneta, promettendogli la sua anima in cambio di un’ultima bevuta. Jack mise poi rapidamente il diavolo nel suo borsello, accanto ad una croce d’argento, cosicché il demonio non potesse ritrasformarsi. Per farsi liberare il diavolo gli promise che non si sarebbe preso la sua anima nei successivi dieci anni e Jack lo lasciò andare.

Dieci anni più tardi, il diavolo si presentò nuovamente e questa volta Jack gli chiese di raccogliere una mela da un albero prima di prendersi la sua anima. Al fine di impedire che il diavolo discendesse dal ramo, il furbo Jack incise una croce sul tronco. Soltanto dopo un lungo battibecco i due giunsero ad un compromesso: in cambio della libertà, il diavolo avrebbe dovuto risparmiare la dannazione eterna a Jack.

Durante la propria vita Jack commise però così tanti peccati che, quando morì, fu rifiutato dal Paradiso e presentatosi all’Inferno, venne scacciato dal diavolo che gli ricordò il patto, ben felice di lasciarlo errare come un’anima tormentata. All’osservazione che fosse freddo e buio, il diavolo gli tirò un tizzone ardente, che Jack posizionò all’interno di una rapa intagliata che aveva con sé. Cominciò, così, da quel momento a vagare senza tregua alla ricerca di un luogo in cui riposarsi.

Quando gli Irlandesi, in seguito alla carestia del 1845, abbandonarono il loro paese e si diressero in America, portarono con sé questa leggenda e, poiché le rape non sono in America così diffuse le sostituirono con le più comuni zucche.

Zucche di Halloween

L’evoluzione dei costumi di Halloween

Altro elemento immancabile ad Halloween sono i costumi, come abbiamo visto è un’usanza piuttosto antica che è sopravvissuta sino al XIX sec.

Fino all’800 non esistevano costumi confezionati, mentre ad inizio secolo fanno la loro comparsa i primi capi della Dennison Paper Company: si trattava di grembiuli con gatti o streghette stampate sopra, o maschere in cartapesta usa e getta, che venivano indossate specie dagli adulti con abiti di tutti i giorni. Negli anni ’20 si iniziano ad organizzare feste in maschera dove si privilegiano costumi di personaggi ai margini della società, come pirati, zingari o senza tetto, c’era addirittura chi si approfittava dei travestimenti per commettere atti di vandalismo, altro costume molto popolare al tempo era quello da Pierrot.A partire dal 1930 i costumisti di Broadway Benjamin e Nathaniel Cooper aprono la Ben Cooper inc, che ben presto diventò la più famosa casa produttrice di maschere, in quanto grazie alla licenza della Disney si iniziarono a produrre costumi (non di certo graziosi come quelli attuali) dei principali protagonisti dei cartoon, quali Topolino, Biancaneve, Peter Pan.

I costumi in scatola pronti da indossare di solito includevano una maschera di plastica e un costume di rayon, ma erano ancora considerati un lusso per pochi.

Inoltre questo decennio ha segnato anche la popolarità dei costumi da sposa di Frankenstein dopo l’uscita del fortunato film “Frankenstein” nel 1931.

Costumi del 1900, 1920, 1930

Arriviamo al dopoguerra quando ad Halloween era importante essere spaventose, sì ma anche carine.

Questa è l’epoca della pin-up quindi spazio a streghette, gattine, vampire, ma con tacchi e make-up decisamente glam!

A partire dagli anni ’50 l’ispirazione per i costumi di Halloween proviene invece sempre di più da personaggi di film, serie televisive e celeb.

Per le ragazze tra le maschere più in voga c’erano le cowgirls di Gunsmoke, Catwoman, mentre i maschietti vestivano i panni dei Beatles, Zorro o dei personaggi della famiglia Addams. Infatti in questo periodo diventano sempre più popolari le maschere di coppia.

L’ascesa della cultura pop ha continuato a dettare le tendenze di Halloween negli anni ’70 e i costumi popolari durante questo decennio includevano amati supereroi e personaggi come Raggedy Ann, Bionic Woman, Wonder Woman, Batman e Barbie.

Un trend arrivato sino ai giorni nostri, dove i costumi di Halloween sono diventati via via più popolari. Pensate che secondo recenti ricerche gli americani spendono ogni anno circa 3.3 miliardi di dollari per l’acquisto dei costumi di Halloween.

Certo questo sarà un Halloween spassoso e allegro del solito, ma speriamo col nostro articolo di aver solleticato la vostra curiosità e avervi donato qualche minuto di spensieratezza!

 

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